venerdì 26 dicembre 2008
Il lavoro nel mondo IT: un articolo di Cubasia
domenica 7 dicembre 2008
Pm10, inceneritori, nanoparticelle e microparticelle
Nanodiagnostics del professor Montanari.
Dal sito internet, blog del prof. Montanari:
Egregio Dott. Montanari,
ho lavorato per anni per una ditta che fa installazioni e manutenzioni di analizzatori di gas comprese le nanoparticelle. Il lavoro è molto interessante ed a me piaceva molto ma il disgusto nel verificare che le priorità sono indirizzate al risparmio e non al corretto funzionamento delle macchine mi ha fatto desistere dal continuare questo lavoro.Quasi nessuno fa le tarature giornaliere degli strumenti tramite le bombole di gas noto, quasi nessuno ha il gas divider o si fa fare le curve di taratura degli strumenti.Spesso le analisi vengono falsate da diluizioni con azoto o altro gas equivalente a zero.Chi dovrebbe controllare che gli strumenti siano controllati?C'è un'azienda che immette in aria un gas che scioglie l'acciaio ma le centraline che inviano i dati alla ASL in tempo reale sono "taroccate"....è scandaloso So che lei non ne è responsabile di tutto ciò però vista la sensibilità e la cultura ho posto a lei queste domande.La ringrazio per l'attenzione
Distinti Saluti
Davide
Altre informazioni a riguardo si possono trovare sul blog di Gianluca Pistore.
E sul sito di Beppe Grillo.
Queste particelle possono venire inalate, possono essere di ferro, entrare anche nelle cellule, nella cellula uovo, negli spermatozoi, ecc. e possono depositarsi negli organi umani quali cervello, reni, fegato, pancreas e causare tumori. Esiste un documento degli Stati Uniti già del 1978 che afferma queste informazioni, ma che è stato fatto sparire, afferma il prof.Montanari. Inoltre ricorda che aveva predetto che dopo il crollo delle Torri Gemelle vi sarebbero state moltissime persone che avrebbero accusato sintomi analoghi a quelli legati alle nanoparticelle da inceneritori e nessuno credette loro. Da oltre 100mila persone, stimarono in circa 400mila persone, afferma il professore, coloro che accusavano sintomi particolari già nel 2004, da imputarsi al crollo delle torri. Ma ad oggi, ricorda, non ci sono metodi per depurare il sangue da queste nanoparticelle.
Intervista al professore.
venerdì 31 ottobre 2008
Intervista di City.it
Allego un'interessante intervista del giornale cartaceo gratuito City inerente l'integrazione di bambini e ragazzi non italiani nelle nostre scuole; ritengo sia importante questa lettura e condivido questo punto di vista, segue:
Professoressa Guarnieri, è lo stessa cosa insegnare a bimbi solo italiani o ad alunni di nazionalità diverse?
Cambia molto, soprattutto se i bambini non sanno parlare bene l’italiano! Noi abbiamo dovuto rivoluzionare l’insegnamento.
Montespertoli è un comune della provincia fiorentina, non una grande città. Quanti stranieri per classe avete?
Almeno quattro. E sono sempre più numerosi. A volte arrivano in prima media che non sanno una parola d’italiano.
E voi cosa fate?
Abbiamo attivato dei laboratori misti. Nelle ore “operative”, disegno, ginnastica, musica, cerchiamo di lasciarli in classe. Quando ci sono italiano, storia, tutte quelle materie che non possono seguire se non sanno la nostra lingua, li portiamo a fare i corsi L2. Per un’ora al giorno.
Cosa significa corsi L2?
Per l’apprendimento della seconda lingua, che nel caso di una ragazzina cinese, per esempio, è proprio l’italiano. Il metodo di insegnamento è diverso: i bimbi sanno già parlare e scrivere, ma in arabo, in polacco o in filippino. Noi, allora, insegniamo loro l’italiano trasversale.
Italiano trasversale? Cos’è?
Una lingua che si impara “facendola”. Iniziamo, ad esempio, facendo misurare loro un quadrato: mostriamo cosa significa “più lungo” o “più corto”. Da lì i bimbi capiscono anche cos’è un piano. Dal piano si passa ad “aeroplano”, un mezzo che vola sul piano...
Andate per associazioni, insomma.
Sì, è così i ragazzi imparano a farlo anche da soli con le parole nuove. Che so: plani-sfero.
Non sarebbe più semplice metterli in classe separate di inserimento, come dice la Lega?
No, guardi. Intanto i bimbi polacchi, cinesi o marocchini hanno problemi diversi con la lingua. E poi i laboratori funzionano perché sono misti e il resto del tempo i bimbi lo passano in classe. Imparano dai loro compagni, con cui devono parlare quotidianamente.
Quanto tempo ci vuole perché possano interagire normalmente con gli altri?
Se partono da zero, con il metodo che abbiamo sviluppato in 10 anni di sperimentazione e aggiornamento, ci vuole il primo quadrimestre. È chiaro che ci aiuta tantissimo l’inserimento nella classe: è la classe che insegna al bambino.
Per i bambini stranieri è meglio così. Ma gli italiani non imparerebbero di più da soli?
La convivenza è un’opportunità anche per i bimbi italiani. Diventano più umani, tolleranti e collaborativi. È uno scambio alla pari. E viaggiano stando fermi: i ragazzi che vengono qui ci danno la possibilità di conoscere il mondo. È un modo per abbattere le frontiere.
Ok, è una crescita dal un punto di vista umano. E le nozioni?
Non solo: anche per i contenuti. Ho cambiato completamente il modo di insegnare la geografia, per esempio. Adesso, in prima, partiamo dal mondo: non dall’Italia. E i bimbo stranieri raccontano il loro Paese.
Funziona meglio?
Sì, perché è apprendimento vissuto. Mohammed, per esempio, spiegò che Gibilterra in arabo significa il promontorio di Tariq, dal nome di un condottiero. Un ragazzino commentò: “Siamo fortunati ad averlo in classe, ci spiega quello che sui libri non c’è: così la geografia è ganza!”.
Cosa fate quando i bimbi si portano dietro concezioni sbagliate?
Li educhiamo, come con gli altri. C’era un bimbo albanese che diceva alla sorella: “Schiava, portami la cartella”, perché era femmina. Abbiamo lavorato con tutti e due sulla parità, il senso dei diritti e dei doveri.
Nessuno sconto, quindi?
No, il pietismo fa male. Dobbiamo educare i ragazzi, non insegnare loro ad avere tutto senza dare niente.
Secondo lei di cosa ha bisogno la scuola per funzionare meglio?
Di meno discorsi e di più soldi. Ora i laboratori li facciamo perché li finanziano gli enti locali e l’istitutoo. E il materiale didattico spesso lo pago io. Non è giusto.
lunedì 20 ottobre 2008
Per non favorire i virus influenzali
In particolare, secondo Vittorio Demicheli, direttore dell'assessorato alla Tutela della salute e sanità, è opportuno lavarsi frequentemente le mani, avere una buona igene respiratoria, consumare con regolarità un'abbondante quantità di frutta e verdura, evitare i luoghi troppo affollati, utilizzare un abbigliamento idoneo per la temperatura esterna. "Questi piccoli accorgimenti", ha spiegato, "possono ridurre di molto non soltanto la trasmissione del virus influenzale, ma anche tutte le malattie da raffreddamento in generale".
giovedì 2 ottobre 2008
Abolire il canone RAI
La campagna di informazione e denuncia che da anni porta avanti ADUC per l'abolizione del Canone RAI fa scuola: una nuova iniziativa lanciata da Utelit ha raccolto 25mila firme ma punta a raccoglierne un milione.
Utelit ha messo a disposizione online un form dove è possibile sottoscrivere la petizione che chiede l'abolizione del Canone. In realtà si tratta di una adesione che comprende non solo l'adesione alla campagna ma anche alla stessa associazione Utelit: chi firma diventa anche Socio Ordinario a titolo gratuito dell'Associazione. Questo significa che se mai si raggiungesse il milione di firme, Utelit potrebbe dire di aver raggiunto un milione di associati, e certo non sono molte le associazioni nazionali di qualsiasi genere che possono vantare tali numeri.
L'Associazione ha anche presentato nei giorni scorsi quello che ha definito "Libro Bianco", dove sono raccolti circa 8mila commenti inviati dagli utenti del sito Utelit, e che dovrebbero far riflettere tutti, a partire da coloro che siedono nella stanza dei bottoni, sulla effettiva opportunità di rimuovere l'odiato balzello del canone. [continua]
» Vai alla pagina della petizione
sabato 16 agosto 2008
Carlo Rubbia: una società senza petrolio
venerdì 15 agosto 2008
Le repressioni, morti e torture in Russia dal 1918 (Lidija Golovkova)
La ricercatrice Golovkova, collaborando con studiosi dell'associazione Memorial, sfata l'idea che il terrore sia stato da attribuire solo a Stalin e afferma essere nato con la stessa Rivoluzione: "I primi campi di concentramento furono aperti a Mosca nel 1918, nei monasteri di San Giovanni, di Andronico e del Salvatore Nuovo". A confermarlo sono fotografie di fosse comuni pubblicate su uno degli ultimi numeri di "La Nuova Europa", rivista internazionale di cultura edita da Russia Cristiana.
Afferma la Golovkova: "Il 30 marzo del 1918, la Ceka, cioè la polizia segreta creata da Lenin, occupò l'edificio della compagnia assicurativa Ancora in piazza Lubjanka a Mosca. Diventò noto come "la nave della morte" ed era rarissimo che qualcuno riuscisse a venirne fuori vivo. Una direttiva del Partito comunista del 1918 conferma la "necessità" del terrore contro i nemici di classe".
Continua affermando che "Alla fine del 1918, a Mosca le esecuzioni avvenivano dovunque, nei sotterranei di carceri e monasteri, nelle chiese, nei cortili, nei parchi e nei cimiteri urbani. Perfino all'interno del Cremlino. Solo a Mosca, tra il 1918 e il 1928 furono istituite oltre 40 prigioni. A noi risultano 11 campi di sterminio creati in città tra il 1918 al 1922: vi perirono in maggioranza giovani. Stalin continuò di fatto ciò che Lenin aveva iniziato.".
Il dittatore riuscì a compiere azioni criminali assai peggiori: nel biennio 1937-38 secondo i dati ufficiali nelle repressioni sovietiche furono fucilate circa 880mila persone di cui oltre 750 mila in quei due anni. "Ma queste cifre sono anche incomplete, molte vittime non sono state registrate perchè eliminate con la "procedura speciale", senza nessun atto giudiziario".
Molte delle persone poi uccise vennero recluse in un carcere politico segreto con il nome di Suchanovka, nascosto nell'eremo di Santa Caterina vicino a Mosca. Era conosciuto come la "Dacia delle torture ed i sovietici hanno anticipato alcune modalità naziste, come l'eliminazione dei mutilati o dei sordomuti. I condannati venivano chiusi in furgoni, chiamati "camere a gas" e venivano soffocati deviando all'interno i fumi del tubo di scappamento".
Una costante del terrore rosso è stata la ferocia contro i credenti. Il poligono di Butovo, alla periferia di Mosca, è stato ribattezzato "il Golgotha Russo". Qui sono stati ritrovati i corpi di circa mille religiosi: "Dopo le purghe dei nemici politici, la Chiesa era rimasta l'unico avversario. Ma sebbe il regime avesse decretato che il nome di Dio doveva essere dimenticato in tutta l'URSS, il censimento del 1937 dimostrò che il 57% dei rispondenti si professava ortodosso. Così, nel 1937 cominciò una nuova ondata persecutoria: su 78 mila chiese aperte prima della rivoluzione, all'inizio della guerra ne rimanevano 400, secondo alcune fonti 150".
Oggi, sono stati catalogati almeno 800 siti di morte in tutta la Russia. Ma solo in pochissimi casi è stato possibile custodirne il ricordo: la sera stessa delle fucilazioni, un bulldozer ricopriva i corpi con uno strato di terra, come testimonia l'associazione Memorial. Solo alla fine del 1991 dagli archivi segreti spuntarono i sinistri "Libri delle fucilazioni". Ma la sensazione è di un quadro tutt'altro che completo.
Fonti: Famiglia Cristiana, ICN-News, Memorial (segnalo che il contatore delle visite al sito di quest'associazione è bassissimo, solo 80 mila visite ad agosto 2008, per un problema colossale che ha interessato milioni di persone!).
mercoledì 6 agosto 2008
Testi e trattati di Astronomia
domenica 27 luglio 2008
L'inceneritore di Forlì e malattia di un bambino
domenica 6 luglio 2008
Aiuta Camilla
Si tratta della nipotina di un collega di lavoro, Andrea, che lavora in Bedizzole (Brescia).
Ecco la sua e-mail (non è una catena di Sant'Antonio visto che è un collega di lavoro).
Ciao sono Camilla,una bellissima bambina nata il 27/01/07 a Desenzano del Garda (BS) con taglio cesareo perché alla mia mamma si era rotta la placenta e quindi otto ore dopo, il medico ha deciso di farmi venire alla luce.Adesso vi racconto la mia storia.Alla nascita pesavo 3kg. e 280gr. Trascorsi i primi 3 giorni di ricovero, mi hanno trattenuta in ospedale per altri 4 a causa di un calo fisiologico superiore alla norma ed anche perché mi hanno riscontrato l'encefalo piccolo.Dopo una serie di accertamenti, mi hanno finalmente lasciata andare a casa dicendomi: "tutto bene!!??" "Stai benissimo.....!!".Arrivati a casa continuavo a piangere, giorno e notte, mangiavo e crescevo pochissimo. La mia mamma e il mio papà decidono allora di consultare alcuni pediatri e poi di ricoverarmi in Ospedali specializzati. Ancora una volta mi sono sentita dire che erano semplici coliche e che probabilmente ero una bambina capricciosa . Dovevano avere pazienza e aspettare che crescessi.A 5 mesi pesavo solo 4kg scarsi in quanto non riuscivo a bere alcun tipo di latte. Finalmente ho provato quello antireflusso che mi ha fatto stare un po' meglio; infatti piangevo un po' meno ma non crescevo comunque!!!A maggio, durante un week-end dai nonni con la mamma, a causa di una febbriciattola , vengo portata da un nuovo pediatra, il quale nel visitarmi nota che la mia crescita non è normale , in quanto non ho una postura corretta, non afferro gli oggetti e non controllo la posizione della testa. Qualcosa non era come doveva essere.Consiglia una visita dall'ennesimo specialista e dice alla mamma di portarmi da un Neuro psichiatra Infantile.In questo momento la mamma e il papà apprendono la tragica notizia: soffro di un ritardo psico motorio e ho una tetra paresi spastica con ipertono muscolare.Se non interverranno al più presto per trovare una soluzione io sarò destinata a trascorre il resto della mia vita inferma su di una sedia a rotelle.Abbiamo già consultato tutti gli specialisti possibili e girato per gli ospedali che si occupano di questo tipo di problema. Non abbiamo avuto nessuna risposta !!??Nessuno mi sa dire perché mi trovo in questa situazione, nessuno mi dice perché io non ho la possibilità di essere una bambina come tante altre, una di quelle bambine che può vedere i propri genitori esplodere di gioia quando compie i primi passi e vederli commuovere, quando per la prima volta, pronuncia il loro nome ...Oggi ho 15 mesi, peso solo 7 kg. non sto seduta, non reggo il capo, non riesco ad afferrare gli oggetti e non cammino. Sono anche stanca e impaurita al pensiero didover affrontare altri innumerevoli esami.. mi hanno prelevato il sangue da tutte le parti, mi hanno fatto degli esami dolorosissimi ... Ma non sono serviti a nulla ...Adesso sono in cura all'Ospedale Besta di Milano, dove mi hanno già detto che probabilmente non troveranno le cause del mio problema e cosa peggiore non esistono cure.Oggi, a distanza di tempo, è arrivata una speranza dagli Stati Uniti, all' OCEAN HYPERBARIC NEUROLOGIC CENTER a Lauderdale by the SEA in FLORIDA dove viene praticata una cura che si chiama Ossigeno Terapia associata ad una Terapia Pediatrica Intensiva (www.therapies4kids.com). Questa consiste in una terapia che va a stimolare e risvegliare le cellule atrofizzate o addormentate (1 o 2 ore al giorno per 5 giorni la settimana), che associata alla fisioterapia fatta a tempo pieno (4 ore al giorno per 5 giorni la settimana), dà dei miglioramenti notevoli nei casi come il mio...Il problema più grande è che per sottoporsi a questo tipo di cure occorrono tanti tanti soldi, circa *18.000$ al mese*.Il tempo della cura è indefinito perché se avrò dei benefici dovrò continuare fino a che non raggiungerò il massimo delle mie possibilità di recupero.Vi prego aiutatemi affinché io possa realizzare il mio sogno insieme alla mamma e al papà. Voglio provare ad essere una bambina come le altre, capace di rincorrere una palla, raccoglierla, per poi donarvi il mio dolcissimo sorriso.Un bacione e grazie.Camilla Iannaccone
L'AMALGAMA: IL DENTE AVVELENATO di Sabrina Giannini
» Vi suggerisco inoltre di visitare anche il sito internet:"Uno dei principali ingredienti dell'amalgama dentario è il mercurio. Cinque anni fa Report scoprì che esiste una ricca bibliografia tossicologica che evidenzia l'associazione tra il mercurio e una serie di disturbi che colpiscono soprattutto il sistema immunitario. Per approfondire l'inchiesta arrivammo fino in Svezia dove del problema se ne occupano da vent'anni. Nella "Clinica dell'amalgama" a Uppsala migliaia di persone malate di sindrome da stanchezza cronica, cuore, artrite reumatoide, sclerosi multipla e altri disturbi, trovano la soluzione con la semplice rimozione delle otturazioni in amalgama.
Dopo la nostra inchiesta, l'associazione dei dentisti italiani chiese al Consiglio Superiore della Sanità un parere al fine di ottenere dalla Rai una rettifica. La commissione appositamente istituita concluse in modo cauto, ma non escluse la tossicità dell'amalgama contenente mercurio. Oggi il Ministero della Salute ha emesso un decreto che pone severe regole al suo uso. Noi siamo andati a vedere qual è la rimozione ideale da fare, come scoprire se si è allergici e abbiamo trovato diversi casi di intolleranza risolti con la rimozione dell'amalgama."
Associazione per la Difesa dalle Otturazioni al Mercurio