domenica 15 febbraio 2009

Presadiretta

Torna Riccardo Iacona con un nuovo programma “Presadiretta” che andrà in onda dal 1 febbraio al 1 marzo, ogni domenica alle 21.30 su Raitre. Uno sguardo nuovo sui fatti e i personaggi più attuali e rilevanti, visti in soggettiva. Cinque prime serate dedicate al giornalismo d’inchiesta per scavare in presa diretta nella notizia. Un tema diverso per ciascuna puntata per raccontare i fatti lì dove accadono, senza filtri e senza mediazioni, approfondendo le grandi questioni del nostro Paese attraverso i protagonisti principali. Continua...

E' possibile vedere sul sito le puntate integrali, tra cui "La scuola tagliata", "Migranti", "Senza lavoro". Quest'ultima puntata analizza lo stato di crisi del lavoro in Italia in numerose società.

In sintesi: un programma di servizio informativo eccellette per capire la realtà quotidiana sempre più complessa e difficile. Sicuramente da vedere.

Dalle Poste all’Anas: ecco gli stipendi super

Da un'inchiesta de Il Giornale:

Roma
Crisi economica e riscoperta dell’etica pubblica vanno a braccetto in questo difficile inizio del 2009. Il Giornale ha ieri scandagliato il pianeta degli stipendi d’oro alle star della Rai. Oggi tocca alla sfera dei manager pubblici. Nel mirino soprattutto dopo l’onda di emotività suscitata dal presidente degli Usa, Barack Obama, che ha imposto un tetto di 500mila dollari (circa 390mila euro) agli stipendi dei manager per le imprese che beneficeranno degli aiuti statali. Bisogna quindi chiedersi se lo Stato debba dare il buon esempio... [continua su Il Giornale]

I compensi RAI di alcuni presentatori italiani

Ricevo dal sito Utelit, che inoltra un articolo de Il Giornale, segue:

Milano - C’è chi dice che Bonolis doveva da parte sua chiedere meno soldi (il sottosegretario Paolo Romani). Chi vorrebbe dividere il cachet di un milione di euro dato al presentatore per duecento cassaintegrati dell’Alitalia che avrebbero 5mila euro a testa (il defenestrato senatore Villari). Chi si appella al nuovo presidente della Commissione vigilanza Rai, Zavoli (Nuccio Fava, ex direttore Rai). Chi si indigna di più per i 300mila euro in palio al Grande Fratello (Walter Veltroni). [continua su Il Giornale]

domenica 18 gennaio 2009

Il vostro Conto Corrente è dormiente? Attenzione!

Attenzione, se il vostro conto corrente è da più di 10 anni che non subisce movimenti, cioè che non operate in qualche modo sul conto, c'è il rischio che se ne impossessi lo Stato.
Controllate sul sito della vostra banca o sul sito ufficiale statale del Ministero dell'Economia e delle Finanze, sul quale verificare se il vostro conto corrente è dormiente.

martedì 6 gennaio 2009

L'influenza e l'omeopatia: un approccio differente

Dal sito di Giovanni Angile, ricopio alcune informazioni sull'influenza che, da paziente, condivido pienamente.

L'influenza

È una malattia dovuta a mixovirus di tre tipi (A, B, C) e vari sottotipi (A1, A2, B1, B2 ecc.). Può essere contagiosa e avere carattere d'epidemia. Si presenta con febbre alta, spossatezza e cefalea. Questi sintomi possono accompagnarsi a disturbi dell'apparato respiratorio, quali riniti, faringo-tonsilliti, tracheiti, otiti, bronchiti e disturbi intestinali quali coliti, stipsi, diarrea, crampi. I virus penetrano in tutti noi, dato che sono nell'aria. Perché alcuni si ammalano ed altri no?
Non è il virus, ma l'accumulo di tossine che ci fa ammalare.
Il virus è solo il tramite col quale il corpo tende a depurarsi. Quale mezzo migliore della febbre che brucia tutto?
Col termine "tossine" comprendiamo tutto quello che ci intossica, sia a livello fisico con l'alimentazione, l'aria inquinata, le sostanze velenose con cui entriamo in contatto anche attraverso la cute; sia a livello psichico con lo stress, le difficoltà nei rapporti, all'interno della famiglia, sul lavoro, nella scuola, con gli amici. Tutto questo porta ad una condizione di stanchezza della quale più volte non ci accorgiamo.
Quando siamo stanchi, cosa possiamo fare? Riposare. Il corpo lo fa per noi, ammalandosi, perché sente il bisogno di riposo fisico e psichico.


... prosegue ...

Ricerchiamo allora mezzi sempre più "veloci" per star meglio quali antibiotici, antipiretici, antinfiammatori, cortisonici, vaccini, e non ci accorgiamo che così ci intossichiamo di più e alla fine siamo più spossati giacché i farmaci chimici ci provocano delle complicanze che si possono trasformare in altre malattie.
L'Omeopatia ha invece la possibilità di agire in modo dolce e altrettanto veloce della Medicina tradizionale senza lasciare residui di intossicazione. Ricordo, con piacere, che una volta avevo prescritto Arsenicum Album 30 CH ad un paziente per un'influenza intestinale che si era presentata in forma epidemica nella zona in cui abitava. È guarito dopo due sole somministrazioni e dato che aveva usato solo sei granuli (un tubo ne contiene 80 circa), ha pensato di passare il tubetto di Arsenicum ai suoi amici del vicinato e tutti sono stati subito meglio.

venerdì 26 dicembre 2008

Il lavoro nel mondo IT: un articolo di Cubasia

Suggerisco di leggere questo articolo di Giuseppe Cubasia, che evidenzia come noi informatici non si disponga di una specifica categoria che ci consenta una maggiore qualificazione. Intendo dire che nessuno senza una laurea in medicina e chirurgia, potrebbe operare, ma chiunque senza alcun titolo può fare l'informatico, con risultati certamente positivi per l'occupazione, meno positivi per chi ha studiato tanti anni e si trova in un ambiente di stipendi rosicati a causa del fatto che un mare di persone si occupano di suddetto ambito informatico; se chiunque potesse liberamente fare il chirurgo... si comprometterebbe la salute delle persone e questo non è concepibile, ma anche si deprezzerebbe il loro lavoro. Lo stesso avviene anche in ambito informatico. Difficile trovare regole, identificarne. Può essere utile però leggere saltuariamente artcoli di esperti che trattino l'argomento.

domenica 7 dicembre 2008

Pm10, inceneritori, nanoparticelle e microparticelle

Dagli inceneritori vengono emesse nano-particelle, noi fermiamo il traffico in base alle particelle pm10. Informazioni sulle particelle PM10 si trovano anche qui. Ora, con le nano tecnologie e i moderni microscopi, hanno scoperto le microparticelle, che possono causare danni ben più gravi alla salute umana. Vi sono scienziati che cercano di dirlo, affermano la pericolosità della produzione di queste particelle che un tempo non venivano prodotte in natura in quanto non si portavano a temperature così elevate i materiali da distruggere, in fusione.

Nanodiagnostics del professor Montanari.

Dal sito internet, blog del prof. Montanari:

Egregio Dott. Montanari,

ho lavorato per anni per una ditta che fa installazioni e manutenzioni di analizzatori di gas comprese le nanoparticelle. Il lavoro è molto interessante ed a me piaceva molto ma il disgusto nel verificare che le priorità sono indirizzate al risparmio e non al corretto funzionamento delle macchine mi ha fatto desistere dal continuare questo lavoro.Quasi nessuno fa le tarature giornaliere degli strumenti tramite le bombole di gas noto, quasi nessuno ha il gas divider o si fa fare le curve di taratura degli strumenti.Spesso le analisi vengono falsate da diluizioni con azoto o altro gas equivalente a zero.Chi dovrebbe controllare che gli strumenti siano controllati?C'è un'azienda che immette in aria un gas che scioglie l'acciaio ma le centraline che inviano i dati alla ASL in tempo reale sono "taroccate"....è scandaloso So che lei non ne è responsabile di tutto ciò però vista la sensibilità e la cultura ho posto a lei queste domande.La ringrazio per l'attenzione

Distinti Saluti

Davide


Altre informazioni a riguardo si possono trovare sul blog di Gianluca Pistore.

E sul sito di Beppe Grillo.

Queste particelle possono venire inalate, possono essere di ferro, entrare anche nelle cellule, nella cellula uovo, negli spermatozoi, ecc. e possono depositarsi negli organi umani quali cervello, reni, fegato, pancreas e causare tumori. Esiste un documento degli Stati Uniti già del 1978 che afferma queste informazioni, ma che è stato fatto sparire, afferma il prof.Montanari. Inoltre ricorda che aveva predetto che dopo il crollo delle Torri Gemelle vi sarebbero state moltissime persone che avrebbero accusato sintomi analoghi a quelli legati alle nanoparticelle da inceneritori e nessuno credette loro. Da oltre 100mila persone, stimarono in circa 400mila persone, afferma il professore, coloro che accusavano sintomi particolari già nel 2004, da imputarsi al crollo delle torri. Ma ad oggi, ricorda, non ci sono metodi per depurare il sangue da queste nanoparticelle.

Intervista al professore.

sabato 1 novembre 2008

Effetti della lecitina di soia?

Vengo a conoscenza dallo Show di Beppe Grillo del 1997 del fatto che ironizza sul fatto che Mike Bongiorno nella sua pubblicità alla lecitina di soia degli anni '90 non menzionava gli effetti collaterali che la lecitina ha sulla prostata. Cercando in internet "lecitina, soia, prostata", emergono numerosi riferimenti. Io non sono un medico e dunque non mi permetto di giudicare nè la pubblicità di Mike Bongiorno, nè l'alimento in sè, nè tantomeno i suoi effetti collaterali. Vi porto solo a conoscenza della notizia, che ricopio:

"La lecitina di soia in questi ultimi anni è stata elogiata come il prodotto toccasana per la maggior parte delle patologie cardiovascolari, in quanto ricca di oli polinsaturi e quindi in grado di aumentare il colesterolo HDL o colesterolo buono.

Se questo fatto è da un lato vero, le vere ragioni, di questo tamtam pubblicitario sono legate al fatto che la soia è una pianta ormai prodotta in altissima quantità su scala mondiale e la lecitina viene utilizzata per la produzione di numerosissimi prodotti alimentari.

Una cosa che però tutti si dimenticano di dire è che tale prodotto viene nell'ottanta per cento dei casi da colture di tipo transgenico, e che l'uso eccessivo di lecitina nell'alimentazione può portare nel maschio notevoli problemi alla prostata."

venerdì 31 ottobre 2008

Intervista di City.it

Allego un'interessante intervista del giornale cartaceo gratuito City inerente l'integrazione di bambini e ragazzi non italiani nelle nostre scuole; ritengo sia importante questa lettura e condivido questo punto di vista, segue:

Professoressa Guarnieri, è lo stessa cosa insegnare a bimbi solo italiani o ad alunni di nazionalità diverse?

Cambia molto, soprattutto se i bambini non sanno parlare bene l’italiano! Noi abbiamo dovuto rivoluzionare l’insegnamento.

Montespertoli è un comune della provincia fiorentina, non una grande città. Quanti stranieri per classe avete?

Almeno quattro. E sono sempre più numerosi. A volte arrivano in prima media che non sanno una parola d’italiano.

E voi cosa fate?

Abbiamo attivato dei laboratori misti. Nelle ore “operative”, disegno, ginnastica, musica, cerchiamo di lasciarli in classe. Quando ci sono italiano, storia, tutte quelle materie che non possono seguire se non sanno la nostra lingua, li portiamo a fare i corsi L2. Per un’ora al giorno.

Cosa significa corsi L2?

Per l’apprendimento della seconda lingua, che nel caso di una ragazzina cinese, per esempio, è proprio l’italiano. Il metodo di insegnamento è diverso: i bimbi sanno già parlare e scrivere, ma in arabo, in polacco o in filippino. Noi, allora, insegniamo loro l’italiano trasversale.

Italiano trasversale? Cos’è?

Una lingua che si impara “facendola”. Iniziamo, ad esempio, facendo misurare loro un quadrato: mostriamo cosa significa “più lungo” o “più corto”. Da lì i bimbi capiscono anche cos’è un piano. Dal piano si passa ad “aeroplano”, un mezzo che vola sul piano...

Andate per associazioni, insomma.

Sì, è così i ragazzi imparano a farlo anche da soli con le parole nuove. Che so: plani-sfero.

Non sarebbe più semplice metterli in classe separate di inserimento, come dice la Lega?

No, guardi. Intanto i bimbi polacchi, cinesi o marocchini hanno problemi diversi con la lingua. E poi i laboratori funzionano perché sono misti e il resto del tempo i bimbi lo passano in classe. Imparano dai loro compagni, con cui devono parlare quotidianamente.

Quanto tempo ci vuole perché possano interagire normalmente con gli altri?

Se partono da zero, con il metodo che abbiamo sviluppato in 10 anni di sperimentazione e aggiornamento, ci vuole il primo quadrimestre. È chiaro che ci aiuta tantissimo l’inserimento nella classe: è la classe che insegna al bambino.

Per i bambini stranieri è meglio così. Ma gli italiani non imparerebbero di più da soli?

La convivenza è un’opportunità anche per i bimbi italiani. Diventano più umani, tolleranti e collaborativi. È uno scambio alla pari. E viaggiano stando fermi: i ragazzi che vengono qui ci danno la possibilità di conoscere il mondo. È un modo per abbattere le frontiere.

Ok, è una crescita dal un punto di vista umano. E le nozioni?

Non solo: anche per i contenuti. Ho cambiato completamente il modo di insegnare la geografia, per esempio. Adesso, in prima, partiamo dal mondo: non dall’Italia. E i bimbo stranieri raccontano il loro Paese.

Funziona meglio?

Sì, perché è apprendimento vissuto. Mohammed, per esempio, spiegò che Gibilterra in arabo significa il promontorio di Tariq, dal nome di un condottiero. Un ragazzino commentò: “Siamo fortunati ad averlo in classe, ci spiega quello che sui libri non c’è: così la geografia è ganza!”.

Cosa fate quando i bimbi si portano dietro concezioni sbagliate?

Li educhiamo, come con gli altri. C’era un bimbo albanese che diceva alla sorella: “Schiava, portami la cartella”, perché era femmina. Abbiamo lavorato con tutti e due sulla parità, il senso dei diritti e dei doveri.

Nessuno sconto, quindi?

No, il pietismo fa male. Dobbiamo educare i ragazzi, non insegnare loro ad avere tutto senza dare niente.

Secondo lei di cosa ha bisogno la scuola per funzionare meglio?

Di meno discorsi e di più soldi. Ora i laboratori li facciamo perché li finanziano gli enti locali e l’istitutoo. E il materiale didattico spesso lo pago io. Non è giusto.

lunedì 20 ottobre 2008

Per non favorire i virus influenzali

Ho già espresso in altro mio post il mio personale punto di vista sui vaccini antifluenzali. E' di oggi la notizia sui giornali, che comunque, delle semplici precauzioni, possono aiutare a ridurre la probabilità di ammalarsi della classica influenza stagionale e patologie ad essa connesse.

In particolare, secondo Vittorio Demicheli, direttore dell'assessorato alla Tutela della salute e sanità, è opportuno lavarsi frequentemente le mani, avere una buona igene respiratoria, consumare con regolarità un'abbondante quantità di frutta e verdura, evitare i luoghi troppo affollati, utilizzare un abbigliamento idoneo per la temperatura esterna. "Questi piccoli accorgimenti", ha spiegato, "possono ridurre di molto non soltanto la trasmissione del virus influenzale, ma anche tutte le malattie da raffreddamento in generale".

giovedì 2 ottobre 2008

Abolire il canone RAI

dal sito Internet di Punto-Informatico:

La campagna di informazione e denuncia che da anni porta avanti ADUC per l'abolizione del Canone RAI fa scuola: una nuova iniziativa lanciata da Utelit ha raccolto 25mila firme ma punta a raccoglierne un milione.

Utelit ha messo a disposizione online un form dove è possibile sottoscrivere la petizione che chiede l'abolizione del Canone. In realtà si tratta di una adesione che comprende non solo l'adesione alla campagna ma anche alla stessa associazione Utelit: chi firma diventa anche Socio Ordinario a titolo gratuito dell'Associazione. Questo significa che se mai si raggiungesse il milione di firme, Utelit potrebbe dire di aver raggiunto un milione di associati, e certo non sono molte le associazioni nazionali di qualsiasi genere che possono vantare tali numeri.

L'Associazione ha anche presentato nei giorni scorsi quello che ha definito "Libro Bianco", dove sono raccolti circa 8mila commenti inviati dagli utenti del sito Utelit, e che dovrebbero far riflettere tutti, a partire da coloro che siedono nella stanza dei bottoni, sulla effettiva opportunità di rimuovere l'odiato balzello del canone. [continua]

» Vai alla pagina della petizione

sabato 16 agosto 2008

Carlo Rubbia: una società senza petrolio

Il premio Nobel Carlo Rubbia parla del futuro delle fonti energetiche e di come sia necessario pensare ad una società senza petrolio.